Campodarsego – Calvi Noale (0-1)
STARTING XI
22 Bisetto R. (GK), 3 Busetto E., 6 Dall’Agnol M., 8 Stalla N., 10 Coin S. (C), 18 Segalina F., 21 Chin M., 23 Guizzini N., 25 Vranic A., 26 Saramin N., 27 Perissinotto M.
ALL. Nico Pulzetti
Una partita intensa e combattuta fino all’ultimo istante, ma alla fine il Calvi Noale deve arrendersi al Campodarsego, che si impone 3-2 sul proprio campo. I ragazzi di mister Pulzetti giocano una gara di carattere, restano sempre in partita e lottano fino al triplice fischio, ma non basta per tornare a casa con punti.
Primo tempo: equilibrio e reazione
L’avvio è promettente per i nostri, con Vranic A. che già al 2’ ha una grande occasione: punta il difensore, entra in area e calcia, ma il suo tiro centrale viene neutralizzato dal portiere avversario. Il Calvi Noale tiene bene il campo, creando buone trame di gioco, soprattutto sulla corsia sinistra.
Al 24’ il Campodarsego trova il vantaggio in modo rocambolesco: un rimpallo favorisce Calì V., che si ritrova solo davanti al nostro portiere e non sbaglia. I nostri non si abbattono e continuano a giocare, trovando il meritato pareggio proprio allo scadere della prima frazione: al 46’, Guizzini pennella un cross perfetto e Dall’Agnol firma l’1-1.
Secondo tempo: lotta fino all’ultimo
Nella ripresa il Calvi Noale continua a spingere e a creare pericoli, ma al 61’ arriva l’episodio che cambia la partita: l’arbitro assegna un calcio di rigore al Campodarsego, che non sbaglia e si riporta avanti, 2-1.
I padroni di casa sfruttano l’inerzia del match e al 66’ allungano ancora, portandosi sul 3-1.
Nonostante il doppio svantaggio, i nostri non mollano e al 68’ trovano la forza di riaprire il match: questa volta è Vranic A. a farsi trovare pronto e a siglare il 3-2, riaccendendo la speranza.
Nel finale saltano gli schemi e, sbilanciati in avanti alla ricerca del pari, rischiamo di subire il 4-2, ma la difesa tiene botta.
Dopo 90 minuti di battaglia, allo stadio “Gabbiano” finisce 3-2 per il Campodarsego.
Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, ma anche la consapevolezza di una squadra che gioca, lotta e non si arrende mai.
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